Quanti sono i tipi di intelligenza. Pensiero e pensare (seconda parte) Ostacoli del pensiero produttivo e Incubazione

Cari amici, oggi vedremo il problema della fissità proposto da Kanizsa relativamente alla ristrutturazione del pensiero.

Kanizsa nel 1973 afferma che alcuni elementi del problema mostrano una certa resistenza alla trasformazione: essi paiono essere dati come immutabili. (fissità)

Emerge il punto di vista di Duncker sulla FISSITA’ FUNZIONALE, del 1935 il quale afferma che si ha la tendenza ad impiegare gli elementi del problema secondo il loro uso comune, mentre la soluzione richiede che tali elementi vengano impiegati in un ruolo insolito.

Come abbiamo visto infatti esistono due tipologie di pensiero correlate tra loro:

  • il pensiero produttivo e
  • il pensiero riproduttivo.

Il pensiero riproduttivo si limita alla registrazione, anche automatica, degli elementi;

Il pensiero produttivo coglie la struttura della situazione e questa attenzione permette di cogliere nuove proprietà degli elementi del problema, i quali vengono pensati e utilizzati in nuovi ruoli, o in diversa prospettiva. Si attua ristrutturando il problema.

Accanto all’ostacolo della fissità del pensiero produttivo si incontra anche il problema della MECCANIZZAZIONE DEL PENSIERO,scoperta da Luchins, nel 1942.

In cosa consiste?

Consiste nella tendenza a ripetere la medesima strategia già attuata con successo nel passato, anche se la situazione attualmente permette l’applicazione di una strategia diversa e maggiormente economica.

Questo ostacolo come si traduce, cosa significa o mette in evidenza?

Sicuramente, mette in evidenza un ATTEGGIAMENTO LATENTE, secondo Koffka, nel 1935, il quale sostiene che si ha la tendenza ad
utilizzare la medesima modalità di risoluzione dei problemi anche di fronte a problemi di natura differente. Il soggetto non avverte la diversità di struttura tra i contesti.

LA DIREZIONE, secondo Maier, nel 1930 è un altro ostacolo del pensiero produttivo.

In cosa consiste?
L’individuo una volta individuata la direzione persisterà nel percorrerla anche se la strategia si rivela come improduttiva rispetto lo scopo.

L’INCUBAZIONE interviene per aiutarci a risolvere un problema….

Perché quando abbandono un problema trovo la soluzione?

Proviamo AFFATICAMENTO.

Chi si avvale di un periodo di sosta si riposa cosicché può riprendere il problema in seguito e con maggiore efficienza
INCUBAZIONE:
I soggetti usufruiscono del periodo di interruzione per compiere ulteriori tentativi di soluzione

L’importanza dell’incubazione

  • Il trascorrer del tempo aumenterebbe la probabilità che si verifichino eventi esterni che possano aiutare la soluzione. (Bransford e Stein, 1984).
  • Il periodo di incubazione serve alla persona per dimenticare le direzioni improduttive precedentemente imboccate dal pensiero, favorendo la scoperta di nuove direzioni.
  • La mente continua a lavorare in modalità inconscia (Levine, 1988)
    L’incubazione è il risultato della messa in atto di un piano di ricerca predisposto coscientemente ma poi realizzato senza che sia necessario che il soggetto vi presti attenzione