La felicità del meno: disimparare a essere multitasking!

Cari amici di benessereyogadellarisata,

oggi voglio parlarvi di un libro dal titolo curioso che si chiama:

 “La felicità del meno” di Maria Chiara Giorda e Sara Hejazi.

Quale è il concetto principale del libro?

“No al multitasking, rifiutare l’iperconnessione, imparare a cogliere la bellezza che c’è fuori e dentro di noi!”

Ci sono delle regole che possiamo rispettare? Ebbene si, per la precisione ci sono 10 regole!

Le dieci regole dei monaci per vivere meglio

Caos, stress, obiettivi, fretta: Non facciamo altro che correre tra lavoro e famiglia, inseguiamo la realizzazione!

E se il segreto fosse invece fare di meno, come suggerisce Michela Marzano nella Prefazione?
Cosa possiamo fare quindi?
  • Provare a riscoprire il valore del silenzio e spegnere radio, televisione e cellulari
  • Concentrarci per un’ora al giorno su quello che succede intorno e dentro di noi è un modo per riconnettersi con se stessi.
  • Impostare il riposo come i monaci, che scandiscono il sonno in modo più naturale, così dormono meno ma meglio.
  • Apprezzare e mantenere la bellezza, che è innanzitutto pulizia: un ottimo modo per liberarsi del superfluo che ingombra le nostre giornate e prendere coscienza che l’ordine – dello spazio, dei gesti, della persona – è anche ordine mentale.
Prima di arrivare a queste conclusioni, Maria Chiara Giorda e Sara Hejazi hanno svolto due anni di ricerche nei monasteri cristiani e buddhisti, confrontandosi con chi vive dentro le mura.
In chiave moderna possiamo applicare dieci regole fondamentali in grado di aiutarci a riappropriarci del tempo e dello spazio perduti, diventando a fine “training” più consapevoli che l’armonia, quella che noi chiamiamo felicità, è possibile!
In sintesi, siamo sicuri che la vita monastica sia una rinuncia?
Trovare un senso profondo a ciò che facciamo, questo è il mistero della vita!
Dovremmo ricordarci che:
Nella solitudine c’è sempre una guida, un abate, un maestro.
Il denaro è un mezzo collettivo, non un fine individuale.
Ogni singola azione ha un significato preciso, condiviso da tutti. La bellezza è costantemente ricercata in ogni dettaglio.

E voi cosa ne pensate? Siete D’accordo?

Scriveteci, commentate!

Se volete saperne di più: https://www.facebook.com/sperling.kupfer