Dalla parte del bullo: si racconta ecco cosa dice delle sue vittime

BULLO BULLISMO
BULLO BULLISMO

Questo articolo di oggi vuole mettere in risalto il punto di vista di chi sceglie di diventare bullo…

Perchè quando si parla di benessere si prende in considerazione tutto…

Infatti molto spesso chi bullizza è un soggetto che ha molto problemi in famiglia o nella società che esprime attraverso atti violenti sia psicologici che fisici!

Nessuno vuole giustificare chi commette atti di bullismo ma semplicemente fare informazione e descrivere cosa prova chi sta bullizzando il prossimo…

Riporto qui le parole di Andrea, bullo pentito,  Andrea ha 20 anni e per quasi cinque, quelli del liceo, ha bullizzato tre compagni di classe umiliandoli, deridendoli e anche picchiandoli per il loro aspetto fisico

…Non erano…«abbastanza fighi».

Poi, un pomeriggio dopo la scuola, sdraiato sul divano di casa mentre sua madre era in ufficio e suo padre nell’azienda di famiglia, qualcosa è cambiato !

«Mi sono messo nei panni degli altri, e ho provato un senso di colpa che non conoscevo. In quelle ore ho collegato tutto. Per esempio, ho realizzato che i miei compagni ridevano alle mie battute solo perché erano terrorizzati. La mia popolarità non era legata a chi realmente ero, ma al potere e alla paura che esercitavo. Ero un leader, sì, ma un leader negativo».

Quando Andrea parla di se afferma:

«Alle medie ero invisibile: smilzo e non particolarmente bello. In prima liceo il mio corpo è cambiato. Sono diventato alto, possente, e la bellezza ha fatto crescere in me la voglia di popolarità».

Una volta raggiunto lo status di “figo” è scattata una molla…

«Ci siamo coalizzati e abbiamo iniziato a prendere in giro soprattutto tre compagni, “gli sfigati”. Il più brutto, il secchione e un ragazzo obeso». Gli attacchi, da sporadici, sono diventati giornalieri. «Mi sentivo onnipotente e fiero. Tutti mi rispettavano, avevano paura di me e del mio impero. Potevo distruggerli o renderli invincibili, bastava che dicessi: “Non parlate più con quello”, e per giorni nessuno gli rivolgeva la parola». «L’aggressore non ha empatia con la vittima»

Andrea riconosce di aver avuto un atteggiamento sbagliato quando afferma: «Mi dico: se un professore si fosse accorto della mia aggressività in prima liceo, forse avrei preso un’altra strada. Sapevano che ero sbruffone, svogliato, ma sdrammatizzavano. Mi hanno sospeso due volte per risse a scuola, ma non sono mai stato bocciato. Ero sempre in cerca di scazzottate, litigavo con tutti»

Andrea non ha mai chiesto scusa ai suoi compagni perché si sentiva troppo in colpa.

«Al Fatebenefratelli mi hanno fatto conoscere le vittime, e ascoltare le loro storie. Un ragazzo è stato portato in bagno, costretto a tirarsi giù i pantaloni e a camminare nudo per il corridoio. Ho sentito tutta la sua paura, e mi sono fatto schifo».

Il consiglio finale di un bullo per battere sul tempo chi è vittima di bullismo?

Ecco cosa ha risposto Andrea:

«Non sono uno psicologo, ma se sei preda di un bullo e non sai come liberartene, parlane con un adulto e prendi lezioni di autodifesa, come il Krav Maga. Il bullo sa che sei senza autostima, per questo continua a distruggerti. E sa anche che ti vergogni e non lo denuncerai mai. Denuncialo e tornerai a respirare». «E se incontrassi un bullo», gli chiedo, «che cosa gli diresti?». «Quello che stai facendo è una stronzata, vivi in un mondo di finzione. Prova a guardarti allo specchio e cerca di capire chi sei veramente».

Lo sport come terapia? Il krava maga come salvezza?

Il benessere è anche sport ma il vero star bene si trasforma in sopravvivenza in casi come questi…Ecco perchè è importante avere un equilibrio e una stima tale che ti permetta di identificare subito il problema e risolverlo!

Mi sembrava doveroso riportare l’intervista fatta a questo ragazzo data la gravità del problema e sopratutto darvi modo, cari lettori, di esser informati. Se volete saperne di più ecco il link all’articolo completo :storia-ex-bullo

IL SETTE FEBBRAIO E’ STATA NOMINATA GIORNATA MONDIALE /NAZIONALE CONTRO IL BULLISMO!