Solo ieri ho avuto l’onore di conscere il seme di “Rudraksha”, grazie ad un regalo a me caro…quantI di voi lo conoscono? Quanti di voi lo indossano?
Che cosa è il rudraksha? QUALI PROPRIETA’ HA?
I rudraksha sono semi orientali utilizzati per la meditazione e la recitazione dei mantra. Sono inoltre apprezzati dalla tradizione ayurvedica per la loro positiva influenza sul benessere del corpo e della mente.
Ha origine dalla pianta dell’Elaeocarpus angustifolius, di qui nascono semi rossi di rudraksha.
Si tratta di semi particolarmente noti alla tradizione induista e alla medicina ayurvedica per via delle loro proprietà terapeutiche e mistiche. Si crede infatti che portando al collo questi semi si possano ricevere effetti benefici sulla salute del cuore e della psiche.
Sono utili in caso di stress, ansie, paure e affaticamento psichico. Si pensa inoltre che la loro energia positiva favorisca la buona sorte.
UN PO’ DI STORIA…
Le civiltà orientali associano questo prodotto ad una delle maggiori divinità induiste e lo adoperano per la creazione di oggetti devozionali e di ornamento. Il termine sanscrito rudraksha è traducibile come “occhi di Shiva” e questa idea trova un corrispettivo nella mitologia. Secondo la leggenda infatti fu proprio il dio Shiva a generare questi semi attraverso il suo pianto.
La produzione dei semi di rudraksha è concentrata in Asia e in Oceania tuttavia il loro utilizzo per finalità meditative e religiose è soprattutto tipico dell’India. Con i rudraksha si realizzano infatti i cosiddetti mala, delle corone molto simili ai rosari della tradizione occidentale impiegate per la formulazione di preghiere e di mantra.
Al di là delle credenze religiose, i gioielli realizzati con questi semi sono oggetti originali e dal gusto raffinato. I rudraksha possono essere indossati infatti anche come semplici bracciali e collane e si armonizzano bene con diversi stili di abbigliamento.
SPIRITUALITA’ E rudraksha
I mala sono oggetti utilizzati per la preghiera sia dalla tradizione induista sia da quella buddista. Sono ghirlande tradizionalmente composte da 108 grani con le quali si usa agevolare il conteggio e la recitazione delle preghiere. Il mala non è soltanto uno strumento di preghiera ma è altresì un oggetto ricco di simboli e di significati spirituali.
I mala possono essere impiegati anche per il conteggio dei respiri durante le pratiche yoga o per la ripetizione di canti e formule sacre. Si utilizzano tenendo la corona nella mano destra e sgranandola in senso orario. Il mala va appoggiato sul dito medio, in quanto esso rappresenta la purezza , e va poi fatto scorrere con il pollice, il dito simbolo della divinità. L’indice e il mignolo non dovrebbero toccare la corona in quanto essi simboleggiano rispettivamente l’uomo e l’inerzia.
Oltre ai semi di rudraksha, i mala sono spesso composti anche da semi di altre piante come quelli di loto e di bodhi o da altri materiali di diversa natura come legno, ambra e pietre di vario tipo. A seconda del materiale di cui si compone, il mala acquisisce un’energia unica e particolare.
FONTE: https://sorgentenatura.it/speciali/rudraksha-la-spiritualita-in-un-gioiello