Sono utili in caso di stress, ansie, paure e affaticamento psichico. Si pensa inoltre che la loro energia positiva favorisca la buona sorte.

UN PO’ DI STORIA…

Le civiltà orientali associano questo prodotto ad una delle maggiori divinità induiste e lo adoperano per la creazione di oggetti devozionali e di ornamento. Il termine sanscrito rudraksha è traducibile come “occhi di Shiva” e questa idea trova un corrispettivo nella mitologia. Secondo la leggenda infatti fu proprio il dio Shiva a generare questi semi attraverso il suo pianto.

La produzione dei semi di rudraksha è concentrata in Asia e in Oceania tuttavia il loro utilizzo per finalità meditative e religiose è soprattutto tipico dell’India. Con i rudraksha si realizzano infatti i cosiddetti mala, delle corone molto simili ai rosari della tradizione occidentale impiegate per la formulazione di preghiere e di mantra.

Al di là delle credenze religiose, i gioielli realizzati con questi semi sono oggetti originali e dal gusto raffinato. I rudraksha possono essere indossati infatti anche come semplici bracciali e collane e si armonizzano bene con diversi stili di abbigliamento.

SPIRITUALITA’ E rudraksha

I mala sono oggetti utilizzati per la preghiera sia dalla tradizione induista sia da quella buddista. Sono ghirlande tradizionalmente composte da 108 grani con le quali si usa agevolare il conteggio e la recitazione delle preghiere. Il mala non è soltanto uno strumento di preghiera ma è altresì un oggetto ricco di simboli e di significati spirituali.

I mala possono essere impiegati anche per il conteggio dei respiri durante le pratiche yoga o per la ripetizione di canti e formule sacre. Si utilizzano tenendo la corona nella mano destra e sgranandola in senso orario. Il mala va appoggiato sul dito medio, in quanto esso rappresenta la purezza , e va poi fatto scorrere con il pollice, il dito simbolo della divinità. L’indice e il mignolo non dovrebbero toccare la corona in quanto essi simboleggiano rispettivamente l’uomo e l’inerzia.

Oltre ai semi di rudraksha, i mala sono spesso composti anche da semi di altre piante come quelli di loto e di bodhi o da altri materiali di diversa natura come legno, ambra e pietre di vario tipo. A seconda del materiale di cui si compone, il mala acquisisce un’energia unica e particolare.

FONTE: https://sorgentenatura.it/speciali/rudraksha-la-spiritualita-in-un-gioiello